FAQ

FAQ – Domande Frequenti

No. In Liguria la normativa di riferimento è la Legge Regione Liguria n. 10 del 29/06/2004, con successive integrazioni e modificazioni, è anche utile il Regolamento d’Utenza; tutto questo materiale è pubblicato anche sul sito di Arte La Spezia (vai a https://www.arte.sp.it/informazioni-allutenza/). Per tutti i dubbi, gli uffici dell’Azienda sono comunque a disposizione.

Un nucleo familiare è considerato moroso con il mancato pagamento di n. 3 bollette mensili.

No. Tutto il nucleo familiare deve pagare il canone per il fatto di utilizzare l’alloggio insieme a chi ha sottoscritto l’atto convenzionale di locazione e la eventuale morosità riguarda tutto il nucleo familiare, obbligato in solido al pagamento, non solo l’assegnatario.

Il mancato pagamento del canone è un comportamento grave, che può portare alla decadenza ed anche allo sfratto per morosità. Arte La Spezia, dopo raccomandate e diffide, avvia sempre la procedura di decadenza, che porta fino all’allontanamento della famiglia dall’alloggio. Inoltre non pagare il canone di locazione non consente l’avvio di procedure importanti quali ampliamento, cambio alloggio, voltura, che rimangono bloccate fino al saldo di quanto dovuto.

La morosità per canoni di locazione e spese accessorie può essere pagata in unica soluzione o concordando con l’Azienda un pagamento rateale, formulando un piano di rientro, con la sottoscrizione di un impegno al pagamento rateale di quanto dovuto. Per sottoscrivere l’impegno al pagamento lo si può inviare direttamente alla mail aziendale (protocollo@artesp.it) o prendere un appuntamento con l’Ufficio legale dell’Azienda e sottoscrivere l’impegno presso l’ufficio. (tel. 0187/566859).

Il pagamento dei canoni scaduti o delle rate del debito può essere effettuato mediante versamento di quanto dovuto sul conto corrente intestato a Arte La Spezia, con indicazione del nominativo, con causale “canoni arretrati”, sul conto postale n. 268193, o sul conto bancario con Iban  IT 97 N 07601 10700 000000268193. Nei limiti delle somme previste dalla Legge è anche possibile effettuare il pagamento (solo in contanti) presso gli Uffici dell’Azienda che rilascia ricevuta di quanto pagato

L’occupazione abusiva di un alloggio è un reato previsto dal Codice penale (art. 633 c.p.) pertanto si rischia una denuncia e di subire un processo e una conseguente condanna (che può arrivare fino a anni 2 di reclusione), anche se si tratta di un alloggio sfitto e anche se l’ingresso è avvenuto senza violenza.

Arte inoltre avvia sempre la procedura amministrativa per lo sgombero dell’alloggio, per rientrare nella disponibilità dello stesso.

Assolutamente no. Il bollettino mensile inviato da Arte La Spezia in questo caso non è un canone, ma solo un’indennità per l’occupazione dell’alloggio, che non crea nessun diritto. Arte, come gestore, cerca con l’indennità mensile di limitare il danno dell’occupazione e per lo stesso motivo adotta le misure utili per gestire in qualche modo anche la posizione degli abusivi, finché l’occupazione dura. Ma deve essere chiaro che le assegnazioni si ottengono solo con regolari atti di assegnazione e solo seguendo le regole previste dalla legge.

Assolutamente no. Il passaggio del tempo di per sé non crea nessun diritto di assegnazione e neppure di mantenimento dell’alloggio.

Rischia la denuncia penale, oltre a gravi conseguenze sul piano amministrativo. L’occupazione abusiva è infatti un reato e chi fa occupare un alloggio pubblico (o anche solo agevola l’occupazione di un alloggio) diventa complice o istigatore di un reato; il tutto, naturalmente, diventa ancora più grave se viene fatto per soldi. Se l’occupazione viene attuata o agevolata nella fase del cambio con un altro alloggio, l’assegnatario rischia anche di rimanere escluso sia dal vecchio che dal nuovo alloggio e starà a lui il difficile onere di dimostrare di non essere stato d’accordo con chi ha occupato l’alloggio.